La Conciliazione vita – lavoro diviene un diritto

La Conciliazione vita-lavoro diviene un obiettivo fondamentale a livello europeo.

Recentemente, infatti, il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione per la Creazione di condizioni favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale (Creating labour market conditions favourable for work-life balance), nella quale ha voluto porre in evidenza una serie di principi che da tempo fanno da sfondo alla maggior parte delle politiche di welfare alle quali si assiste nella maggior parte dei paesi dell’Unione.

Il fatto, però, di porre attenzione alla materia nel quadro di una Risoluzione nella quale si affrontano tutti i temi oggi sul piatto quali l’orario di lavoro, la produttività e l’occupazione di qualità, le politiche retributive e la parità di genere, l’assistenza ai familiari, all’infanzia e agli anziani, la maternità e la paternità, il lavoro agile, sottolinea l’importanza che hanno ormai acquisito questi temi nel quadro di un ordinamento – quello comunitario – che sta da tempo affrontando anche sfide sociali, demografiche ed economiche legate proprio all’invecchiamento della popolazione e al calo demografico. Sfide divenute ormai i presupposti fondamentali per poter parlare – concretamente – dei risvolti sociali che derivano dalla conciliazione vita-lavoro.

Per tale ragione, nella Risoluzione si sottolinea, tra i principi generali, che “la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare deve essere garantita quale diritto fondamentale di tutti, nello spirito della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, con misure che siano disponibili a ogni individuo”.

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